Censimento materiali contenenti amianto
Cos’è e perché l’amianto è pericoloso?
L’amianto è un minerale fibroso dalle fibre morbide e sottili. Proprio questa sua caratteristica lo rende pericoloso, perché le fibre possono essere inalate provocando malattie anche mortali.
L’utilizzo di materiali contenenti amianto è vietato in Italia dalla Legge n. 257 del 27 marzo 1992.
Dove si può trovare l’amianto?
Dal dopoguerra e fino agli anni ‘90 l’amianto è stato ampiamente adoperato per la fabbricazione di prodotti isolanti, termici e acustici, di tessuti ignifughi, materiali da costruzione. L’amianto è dunque rintracciabile sotto forma di coperture, tubazioni, canne fumarie, cassoni per l’acqua, pavimenti in linoleum, pannelli per controsoffitti, guarnizioni e altro ancora.
Cosa fare?
La prima cosa da fare in presenza di materiali contenenti amianto è valutare lo stato di conservazione ed individuare così le soluzioni di controllo o bonifica più idonee. Le modalità d’intervento sono differenti a seconda che si tratti di materiali contenenti amianto a vista o inglobato (es. canna fumaria), nonché del loro quantitativo.
E' obbligatorio rimuovere l’amianto?
Sì. I proprietari degli immobili devono comunicare all’AUSL i dati relativi alla presenza di amianto.
Quali soluzioni possibili?
In relazione ai risultati dovranno essere predisposte azioni di controllo (nel caso di materiali in buono stato) o di bonifica (nel caso di materiali in cattivo stato).Le tecniche di bonifica sono:
- rimozione: l’amianto viene asportato
- incapsulamento: l’amianto viene trattato con prodotti penetranti o ricoprenti che impediscono la dispersione di fibre
- confinamento: l’amianto viene separato fisicamente da locali abitativi mediante barriere a tenuta.