Cos'è
Le dichiarazioni anticipate di trattamento (DAT), conosciute anche come Testamento biologico, sono gli atti con i quali una persona maggiorenne e capace di intendere e di volere (in previsione di una eventuale futura incapacita' a prendere decisioni in autonomia e dopo aver acquisito adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle proprie scelte) esprime le proprie intenzioni in merito all'accettazione o rifiuto di:
- accertamenti diagnostici
- scelte terapeutiche
- singoli trattamenti sanitari
Le DAT possono essere rese:
- tramite atto pubblico o con scrittura privata autenticata, entrambe da redigersi presso un notaio
- tramite scrittura privata da consegnare all'Ufficio di Stato Civile del proprio Comune di residenza che provvede all'iscrizione nell'apposito registro
- tramite scrittura privata da consegnare direttamente alle strutture sanitarie che abbiano adottato modalita' telematiche di gestione della cartella clinica o il fascicolo sanitario elettronico (come nella Regione Emilia Romagna).
E' prevista la possibilita' di ottenere la cancellazione dal registro e di ritirare le disposizioni anticipate di trattamento previa richiesta scritta presentata personalmente dal disponente all'Ufficiale di Stato Civile del Comune.
Il soggetto che detta il suo biotestamento (cioe' il disponente) puo' (non e' obbligato) designare una persona di sua fiducia (il 'fiduciario'), che ne faccia le veci e la rappresenti nelle relazioni con il medico e con le strutture sanitarie: il fiduciario deve essere una persona maggiorenne e capace di intendere e di volere, la quale puo' accettare la nomina o sottoscrivendo le DAT o con atto successivo.
L'operatore dell'Ufficio di Stato Civile non prende parte alla stesura delle DAT ne' fornisce informazioni in merito al contenuto delle stesse.
Dall'1 febbraio 2020, le DAT sono trasmesse in elettronico alla Banca dati nazionale preso il Ministero della salute: e' possibile allegare anche copia della DAT, purche' il disponente abbia espresso il proprio consenso alla trasmissione di copia della DAT alla Banca dati nazionale.
In caso di dissenso a detta trasmissione, il disponente dovra' dichiarare dove la DAT sara' reperibile.