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La comunità santilariese piange oggi la scomparsa di un punto di riferimento della propria storia: ci ha lasciato la 𝐩𝐫𝐨𝐟.𝐬𝐬𝐚 𝐃𝐢𝐬𝐨𝐥𝐢𝐧𝐚 “𝐋𝐢𝐧𝐚” 𝐕𝐢𝐨𝐥𝐢, già vicesindaca e assessora comunale nonché insegnante, dirigente scolastica e storica.
𝐀𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐚𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚 𝐯𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐥𝐞 𝐬𝐞𝐧𝐭𝐢𝐭𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐨𝐠𝐥𝐢𝐚𝐧𝐳𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐀𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐚 𝐧𝐨𝐦𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐭𝐚̀.
𝐈𝐥 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐫𝐝𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐨 𝐌𝐨𝐫𝐞𝐭𝐭𝐢: "Lina Violi ha amato tantissimo 𝐒𝐚𝐧𝐭’𝐈𝐥𝐚𝐫𝐢𝐨, che ha ricambiato in pieno questo amore. Ha amato la sua gente e le sue istituzioni pubbliche, a partire dalla 𝐬𝐜𝐮𝐨𝐥𝐚 𝐦𝐞𝐝𝐢𝐚 a cui si è dedicata per tanti anni, prima insegnando e poi dirigendola con autorevolezza e passione in qualità di 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞, facendo crescere intere generazioni di ragazzi. E dobbiamo tutti essere grati a Lina per l’impegno enorme profuso come 𝐚𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐚𝐥𝐞 per tutti gli anni ’60 e ’70, in cui fu anche vice sindaca, anni in cui sono stati ideati e realizzati a Sant’Ilario i fondamentali 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐢 alla persona che da allora sono parte essenziale della nostra comunità. Fra questi, il 𝐍𝐢𝐝𝐨 𝐝'𝐈𝐧𝐟𝐚𝐧𝐳𝐢𝐚 di Sant’Ilario, aperto nel maggio 1972 grazie al lavoro appassionato e tenace di Lina, all’epoca assessora nella giunta guidata dal sindaco 𝐖𝐢𝐥𝐥𝐢𝐚𝐦 𝐂𝐨𝐥𝐥𝐢, una grande conquista pedagogica e socio-culturale fortemente innovativa, una delle prime strutture per l’infanzia ad aprire nella provincia di Reggio Emilia.
Lina Violi fu anche l’amministratrice che configurò e realizzò il 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐚𝐧𝐳𝐢𝐚𝐧𝐢 nelle sue varie articolazioni, sviluppando i valori del diritto all’assistenza in generale anche verso forme specifiche di 𝐚𝐬𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐨𝐦𝐢𝐜𝐢𝐥𝐢𝐚𝐫𝐞, come alternativa alle risposte date solo dalle tradizionali case di riposo.
Gli esempi del suo straordinario operato da amministratrice comunale sono tantissimi e non possono essere tutti citati, ma non possiamo non ricordare il contributo essenziale dato da Lina anche all’apertura della 𝐬𝐜𝐮𝐨𝐥𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐢𝐧𝐟𝐚𝐧𝐳𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐂𝐚𝐥𝐞𝐫𝐧𝐨, l’istituzione a S.Ilario della scuola di avviamento professionale (𝐈𝐩𝐬𝐢𝐚), la trasformazione del Fiastri in scuola dell’infanzia comunale, la scuola elementare Calvino di Calerno, la realizzazione della 𝐁𝐢𝐛𝐥𝐢𝐨𝐭𝐞𝐜𝐚 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐚𝐥𝐞, l’istituzione del centro ricreativo educativo scolastico (Cres), del centro anziani, l’avvio dell’assistenza infermieristica.
Una serie di obbiettivi e progetti realizzati grazie a profondi studi e 𝐬𝐜𝐞𝐥𝐭𝐞 𝐜𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥𝐢 𝐢𝐧𝐧𝐨𝐯𝐚𝐭𝐢𝐯𝐞, non scontate, a volte anche osteggiate da un parte del paese nelle fase della loro elaborazione, ma rivelatesi tutte giuste e positive per lo 𝐬𝐯𝐢𝐥𝐮𝐩𝐩𝐨 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐞 𝐜𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥𝐞 di Sant’Ilario. Scelte che hanno radicalmente mutato, in meglio, il volto del paese, dei suoi servizi educativi e scolastici, della sua offerta culturale, della cifra della sua accoglienza e assistenza sociale, della sua umanità e del livello del suo 𝐛𝐞𝐧𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐨.
Con Lina se ne va una protagonista assoluta della storia del nostro Comune. 𝐔𝐧𝐚 𝐝𝐨𝐧𝐧𝐚 𝐝𝐢 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐫𝐞 𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚 profondamente altruista e capace, innamorata del suo paese e della storia del suo territorio, che ha mirabilmente contribuito a raccontare e divulgare attraverso una serie di preziose 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐜𝐡𝐞 imprescindibili per chiunque senta il bisogno di capire davvero la storia, e “le storie”, del luogo in cui vive. Una donna innamorata dei 𝐫𝐚𝐠𝐚𝐳𝐳𝐢 che ha istruito ed educato a scuola, e dei cittadini santilariesi ai quali, da amministratrice, ha semplicemente migliorato la vita, dedicando a questo paese tutta sé stessa con passione, ispirazione e talento. 𝐓𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐧𝐨𝐢 𝐥𝐞 𝐝𝐨𝐛𝐛𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐝𝐚𝐯𝐯𝐞𝐫𝐨 𝐭𝐚𝐧𝐭𝐢𝐬𝐬𝐢𝐦𝐨".
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Ultimo aggiornamento: 04-07-2024, 10:11